Le opere di Marina sono oggettivamente uniche: piccole sculture che regalano originalità a chi le indossa. I metalli preziosi uniti ai metalli meno nobili come il bronzo, le pietre dure, gli smalti. Un lavoro che ha qualcosa di ancestrale, forte, e che non passa inosservato. Se poi accanto alle sculture da indossare si mettono oggetti da regalare, pezzi unici da inserire nella vita di tutti i giorni, il gioco è fatto. Portare via un pezzo scolpito da Marina Princivalle è come portare via un pezzo di Sardegna avvolto con una mantilla spagnola.
Maria Laura Berlinguer
20 07 2017
A Sorso, in Sardegna dalla fonte Billellera un’acqua sgorga di pazzia. Marina che di quell’acqua è un poco figlia, per togliersi di torno il sortilegio, cominciò a incidere il legno più duro a scheggiare la pietra e a fondere metalli negli alveoli scavati. Un corpo a corpo con la materia più impenetrabile su cui lascia traccia durevole e arcaica di remoti antenati. Oggi più ragionevole, Marina, realizza, fonditrice di fantasia, piccole gettate in metalli preziosi, batte e ribatte le lamine, le incide, le segna ostinata: sculture da viaggio, che lei chiama gioielli.
Enrico Parlato
25 07 2014